Coaching e Dialogo Interiore

Il dialogo interiore è parte dell’essere umano. Spesso è fonte di riflessione sulle scelte da fare, a volte è un’interferenza, soprattutto durante le performance.

Quando ci rimproveriamo di aver sbagliato, di non essere stati abbastanza bravi, ascoltiamo dentro di noi una “vocina” che giudica i nostri comportamenti. Chi è che sta parlando e a chi?

Grossolanamente possiamo affermare che esistono almeno due parti di noi: una riferita alla mente, al pensiero logico, giudicante, che tende a controllare le nostre azioni e una parte, molto più silenziosa che si occupa esclusivamente del fare.

Prendiamo come esempio l’azione di guidare un’auto. Quando ancora non abbiamo le competenze per poter condurre un’auto, la nostra mente ci guida nella cronologia di azioni da esercitare perché l’auto proceda in sicurezza: “ok, sei in folle, schiaccia la frizione, inserisci la prima marcia, lascia il freno e schiaccia moderatamente l’acceleratore; quando il motore è su di giri, lascia l’acceleratore, schiaccia la frizione, inserisci la seconda marcia, lascia la frizione e procedi con l’acceleratore, e via così…”

Questi sono in pensieri di un principiante che sta apprendendo come guidare l’auto. Dopo poco tempo, il nostro Sé più profondo, apprende i meccanismi della guida e noi possiamo guidare, pensando ai fatti nostri, tanto che a volte non ricordiamo nemmeno la strada che abbiamo percorso.

Ecco, nel primo caso il controllo delle azioni sono sotto l’egida della mente, nel secondo caso la mente si distrae e l’attività è attribuita al nostro inconscio, il nostro Sé, il “Qui ed ora”.

Con il Coach professionista migliorano le performance

Le performance eccellenti, in qualsiasi settore o alveo professionale, si ottengono quando il pensiero della menta e il Sé sono perfettamente allineati.

Il coaching aiuta il leader, l’artigiano o l’atleta a raggiungere questo stato di allineamento, che viene definito stato di Flow. In questo stato sia raggiungono i massimi risultati e si esprimono al massimo le potenzialità di ognuno.

Il primo ad individuare questo “gioco interiore”, ossia il dialogo tra mente e Sé fu Timoty Gallway, l’inventore dell’Inner Game, la fonte originaria del coaching moderno.

Attestato corso di Inner Game con la partecipazione di Timothy Gallwey

Timoty Gallwey, utilizzando la teoria dei due Sé, il Sé uno e il Sé due, riuscì ad insegnare il gioco del tennis ad una signora neofita in soli 45 minuti.

In questo video è possibile rivedere quella straordinaria esperienza.

Video di Timoty Gallwey

Durante la gara, il dialogo interiore rappresenta sicuramente una interferenza, perché impedisce al Sè2 di operare liberamente. Il tennista che deve battere per il match point, il calciatore che sta per calciare in porta e ha “troppo tempo per pensare” dove piazzare la palla, il golfista all’ultimo colpo, sono queste situazioni esemplari che ci fanno capire quando la mente razionale può diventare fonte di interferenza e farci fallire.

Il coach professionista aiuta a focalizzare la mente Sé 1 ed allinearla alla potenza inconscia del Sè2

Alessandro Gornati