Conquistare un posto in squadra

Mentre negli sport individuali, sono i risultati che determinano il livello di competizione al quale si partecipa e l’accesso alla gara è sempre consentito, negli sport di gruppo, l’atleta vive lo stress relativo alla conquista del posto in squadra.

Il Coaching per diventare un titolare

La possibilità di partecipare alla gara, se si tratta di uno sport collettivo, è condizionato dalle scelte di una persona preposta a questo compito, cioè l’allenatore o il selezionatore, e non dal semplice desiderio di “giocare”

Nel tennis, ad esempio, l’atleta può decidere, relativamente al suo livello di competenze, di iscriversi al torneo lasciando alle proprie abilità la possibilità di uscirne vincitore.

Diversamente nel calcio (come in tutti gli altri sport collettivi), la partecipazione alla gara è soggetta alla funzionalità dell’atleta in riferimento al gioco e alle performance che la squadra deve sviluppare. A decidere ciò è l’allenatore.

Come convincere l’allenatore

Molto spesso l’atleta non convocato per la gara, preferisce addossare all’allenatore le responsabilità della sua esclusione, ipotizzando preferenze personali o ottusità, piuttosto che valutare un piano d’azione, utile alla conquista della fiducia di chi seleziona.

L’allenatore, come qualunque sportivo ha l’obiettivo di vincere, per cui utilizzerà i giocatori maggiormente “funzionali” al suo progetto e utili al conseguimento del suo obiettivo.

La domanda, come giocatore, che mi devo porre è: “quali comportamenti atletici, quali competenze, quali abilità, riferite al mio ruolo in campo, sono utili all’allenatore perché possa scegliere me da impiegare durante la partita?”

Il concetto “devo giocare bene” è primo di significato fenomenico, è un’astrazione che non definisce i comportamenti necessari per apportare valore al gioco di squadra.

Quali sono le abilità che devo sviluppare? Come si accordano queste abilità con le mie potenzialità?

Il coaching aiuta a conquistare la fiducia del Mister

Il processo di coaching è utile per definire gli obiettivi di performance e le azioni da attuare per sviluppare i punti di forza dell’atleta e puntellare le difficoltà, così da individuare la “funzionalità” del giocatore nel progetto del Mister.

 

Mental Coach Professionista, Dott. Alessandro Gornati