La partita più importante la giochi dentro di te!

Chissà quante volte hai sentito parlare del “braccino corto” del tennista.

Per chi non ne fosse a conoscenza, il “braccino corto” è un’espressione utilizzata in gergo tennistico per indicare, il “timore di sbagliare” dell’atleta, mentre sta giocando il colpo vincente nel momento clou dell’incontro (match point, break point ecc…).

La differenza tra i campioni e i mediocri sta proprio nella capacità di approfittare dei momenti di vantaggio, senza soffrire la sindrome del “braccino corto”. Il campione chiude l’incontro a suo favore appena si presenta l’occasione propizia, senza paura “di vincere”.

L’interferenza

Seppur il potenziale tecnico di due atleti, sia simile, ciò che fa emergere l’uno rispetto all’altro sta nel controllo dell’interferenza, responsabile della sottrazione di competenze. La paura di sbagliare, il timore di vincere, il “braccino corto” è sintetizzabile nel concetto di interferenza che sporca il talento, producendo l’errore fatale.

L’Inner Game

L’impiego delle tecniche di Inner Game, impiegate per la prima volta negli anni ’70 da Timothy Gallwey, da parte del mental coach professionista è utile per calmare l’interferenza ed esaltare il potenziale tecnico dell’atleta.

Il Gioco Interiore è una delle tecniche maggiormente funzionali utilizzate dal Mental Coach Professionista nelle sessioni di coaching, per migliorare le performance dell’atleta.

L’aiuto di un Mental Coach Professionista

Come Mental Coach Professionista ho appreso e sviluppato queste tecniche attraverso corsi di specializzazione e grazie all’esperienza maturata sul campo, sia nel settore Sportivo che Lavorativo. Ho avuto anche l’onore ed il piacere di conoscere ed ascoltare, direttamente l’ideatore e del coaching moderno, e dell’Inner Game, Timothy Gallwey, nel dicembre del 2020.

Molto spesso la resa prestazionale degli atleti risulta essere decisamente inferiore al potenziale disponibile, proprio perché egli non è consapevole del “freno a mano” tirato, che gli impedisce di esprimere tutto se stesso.

Il coaching consente di espandere la consapevolezza della persona così da poter agire, in fiducia, aumentando la propria autostima e facendo scelte funzionali e responsabili.

 

Alessandro Gornati