La progettazione degli spazi di una SPA, deve necessariamente venire dopo la definizione della Visione d’impresa.

La specificazione della propria identità, dei propri valori, dei comportamenti in linea con questi valori e credenze, le competenze necessarie per erogare i servizi ed il target di riferimento, deve precedere la “mera definizione dello stile architettonico” del centro benessere.

La materia segue lo spirito, non lo può anticipare. La definizione di un pensiero chiaro su dove si intende andare è fondamentale per il successo dell’impresa.

L’area umida costa e non rende

Detto questo, occorre valutare una questione pratica ed estremamente importante, che verrà evidenziata maggiormente con il Business plan: “l’area umida costa e non rende”.

Nella mia esperienza ho osservato molte volte imprenditore investire centinaia di migliaia di euro per realizzare spazi benessere ricchi di strutture “salus per aquam” (piscine, bagni turchi, saune, idromassaggi, docce emozionali, percorsi Kneipp …) pensando che fosse sufficiente allestire una ambiente in cui le persone potessero trovare l’anelato benessere e quindi spendere i propri soldi; ma non è così.

Hanno progettato dei luoghi ludici nei quali i clienti trovano esperienze appaganti solo per la novità che rappresentano, ma che repentinamente diventano noiose.

Cos’è il Benessere

Se volete progettare una SPA, prima chiedetevi cos’è il Benessere!

L’architetto, l’ingegnere, il geometra, l’idraulico, l’arredatore sono tutti professionisti indispensabili per realizzare la parte materica del centro benessere, ma non sanno nulla dello Spirito che richiama le persone in quel luogo.

Il percorso di coaching aiuta ad esplorare l’identità che vogliamo trasferire alla nostra impresa, ad individuare gli elementi di straordinarietà che faranno la differenza rispetto alla concorrenza.

Il successo è basato sulla straordinarietà della nostra proposta!

“Perché dovrei venire nel tuo centro benessere?”

“Qual è l’esperienza che mi offri e che mi fai vivere?”

“Come può questa esperienza ripetersi molte altre volte?”

L’errore più comune è proprio quello di voler “risparmiare” qualche migliaia di euro di coaching e consulenza per poi investire “milioni di euro” senza avere idea di chi si è e dove si vuole andare.