L’Obiettivo di Risultato può diventare un Dissennatore

In quanto mental coach professionista, il mio compito è quello di accompagnare il cliente al conseguimento del suo obiettivo, alla realizzazione del suo sogno, senza che questo diventi un “Dissennatore”.

La definizione degli obiettivi

Per questo, la definizione degli obiettivi è fondamentale a riguardo. Nelle sessioni di coaching, il mental coach aiuta il cliente nella definizione S.M.A.R.T. degli obiettivi di Fine, di Risultato, di Mezzo e di Performance.

La mia esperienza, al contempo, mi fa dire che spesso gli atleti si “fissano” solo sull’obiettivo di risultato, finendo così nella spirale negativa dell’ansia da prestazione e del giudizio di sé.

Attenzione a dove va la vostra Attenzione!

Occorre avere molta cura nell’individuare l’oggetto su cui indirizzare la nostra attenzione!

L’obiettivo di risultato, come vincere una gara, segnare un goal, mandare in buca una pallina da golf, è per definizione fuori dal controllo dell’atleta.

Fate pace con voi stessi! L’obiettivo di risultato non è sotto il vostro controllo.

A cosa serve l’Obiettivo di Risultato

Non sto dicendo che l’obiettivo non sia utile; dico che l’obiettivo, ossia “il punto in cui vogliamo arrivare” è fondamentale per determinare la direzione del nostro movimento psico-fisico, è la stella polare che ci guida verso il successo, è l’energia che ci motiva al sacrificio e all’impegno, ma uno volta definito, va riposto in una teca, al di fuori della nostra vista.

Il Dissennatore

Altrimenti ci porta fuori di senno. L’obiettivo di risultato può diventare un Dissennatore. Come il gol per il centravanti che non segna da tempo, il braccino corto per il tennista, il blocco per il lanciatore, ecc…

Il Qui ed Ora

Su cosa allora dobbiamo portare la nostra attenzione? Su cosa ci dobbiamo concentrare, se non sull’obiettivo prefissato?

La risposta è: l’attenzione va sul fare, sul qui ed ora, nel presente!

 

Alessandro Gornati